ARCHITETTURE DEL VINO
Cantine di cui anche Bacco andrebbe fiero
TITOLO OPERA: Monte d'Oiro Wine tasting room competition
LOCALITÀ: Quinta Do Monte D'oiro, Lisbona, Portogallo
DESTINAZIONE USO: Wine tasting room
COMMITTENTE: Winery Quinta Do Monte d'Oiro
FIRM: Cantine fatte ad Arte - Arch. Edoardo Venturini
ANNO: 2020 | Architecture competition
DESCRIZIONE:
La metafora che accompagna ed ha suggerito il design della sala degustazione prende forma dal gesto che ognuno di noi esegue ogniqualvolta brinda alla vita, ad un evento gioioso, ad un episodio festoso, e fa tintinnare quel "cin cin" tra due calici che si compenetrano per bere alla salute.
Così, due calici che si giustappongono diventano essi stessi forma architettonica e di design della Wine Tasting Room e tutt'intorno il vino con le sue mille bollicine esplode ed espande fino a fuoriuscire dai calici creando una corona d'orata mimetizzata fra le foglie gialle d'orate dei vigneti di Monte D'Oiro.
La Wine Tasting Room, realizzata sotto il livello del piano di campagna ad una quota pari a -3,77 mt, unisce tutti i vantaggi di una soluzione tecnologica ipogea e che approfitta del punto di vista paesaggistico esistente per spingere sulla soluzione costruttivo e di risparmio energetico.
La sala degustazione, di dimensioni di 64,44 mq, è un ambiente totalmente progettato in bioarchitettura e con l'uso di materiali naturali, ecologici e privi di inquinanti.
La Wine Tasting Room ha l'obiettivo di raggiungere le performance fisico-termo-tecniche di un alloggio passivo: isolato termicamente per un risparmio energetico pari a zero.
A ciò contribuiscono:
- materiali autoctoni e completamente in bioarchitettura, quindi con materiali ecologici e privi di inquinanti;
- le regole della bioclimatica, dunque del ciclo del sole e degli apporti vantaggiosi delle 4 stagioni;
- la ventilazione naturale: presa in considerazione nel progetto, sia d'estate che d'inverno, con delle prese d'aria appositamente previste e ben collocate che catturano i venti dominanti (venti atlantici) provenienti dai vigneti per intervenire sull'inquinamento indoor dell'ambiente ipogeo;
- vetri della grande finestra dotati di filtro a bassa emissione;
- tenda oscurante: per schermare dal soleggiamento durante l'estate (vedi schemi);
- elementi della rete metallica che fungono da frangi-sole durante i mesi estivi. Eventualmente sostituibile con uno schema realizzabile mediante la tecnologia di stampa in 3D, quindi veloce ed economica;
- pannelli fotovoltaici trasparenti: che alimentano la richiesta di energia elettrica dell'intero ambiente ipogeo, dei servizi igienici e dell'illuminazione dell'intero percorso pedonale. La tecnologia si basa su sistema OPV (Organic Photovoltaics) e il prodotto è un film sottile, leggero, flessibile e trasparente;
- un impianto di condizionamento (caldo e freddo): in uso solo nei casi d'emergenza, qualora le temperature dovessero precipitare, alimentato mediante imp. fotovoltaico e boiler acqua calda disposto nel ripostiglio entrata;
- il tetto giardino: consente una sala di degustazione a temperatura costante, ben isolata termicamente, e quindi in grado di mantenere caldo in inverno e fresco d'estate, e soprattutto la riduzione dei consumi energetici (da riscaldamento e raffreddamento). Oltre a garantire un comfort interno salubre e di benessere.;
- luci led interne ed esterne: tutto il percorso pedonale e la wine tasting room sono illuminate mediante luci led a basso consumo energetico, alimentate sempre dai pannelli fotovoltaici.