ARCHITETTURE DEL VINO

Cantine di cui anche Bacco andrebbe fiero

Nel mondo dell'architettura del vino, il concetto di "Cantina 5.0" sta rapidamente guadagnando terreno come una metodologia innovativa per la progettazione e la costruzione di cantine vinicole. Un pioniere in questo campo è lo studio di architettura Cantine fatte ad Arte, che ha abbracciato pienamente i principi del progetto "Cantina 5.0" per creare spazi unici e funzionali per la produzione di vino. In questo articolo, esploreremo in dettaglio come questo studio applica il sistema "Cantina 5.0" nella progettazione di cantine vinicole, analizzando i suoi elementi chiave e i benefici che porta all'industria enologica.

Lo studio di enoarchitettute Cantine fatte ad Arte è noto per progettare cantine innovative, integrate con l'ambiente e utilizzando tecnologie all'avanguardia. Il loro approccio si concentra sull'integrazione di elementi digitali e sostenibili nel processo di produzione del vino, combinando tradizione e innovazione. Le cantine progettate sono spesso caratterizzate da un design elegante e funzionale, pensato per ottimizzare ogni fase della produzione vinicola. Approfondiamo insieme la lettura.

Cosa è "Cantina 5.0"

Cantina 5.0: la rivoluzione nella progettazione di cantine vinicoleCantina 5.0 rappresenta una nuova era nell'approccio alla progettazione di cantine vinicole, caratterizzata da un'intersezione tra tecnologia avanzata, sostenibilità ambientale e massima efficienza operativa. Questo approccio si basa sull'utilizzo di tecnologie digitali, come la modellazione 3D e la simulazione ambientale, per ottimizzare la progettazione e la gestione delle cantine, garantendo al contempo una produzione di vino di alta qualità.

Ma c'è un fattore che più di altri viene fatto oggetto approfondito di studio (ed è anche quello che Cantine fatte ad Arte ha introdotto da molto tempo nei propri progetti di cantine) ed è il superamento del parziale concetto di sicurezza del lavoratore a beneficio dell'introduzione della nozione più completa, e complessa, di benessere del lavoratore. Quindi ampliando l'ambito di interesse e d'influenza che coinvolge il lavoratore.

Secondo la Commissione Europea infatti occorre porre "il benessere dei lavoratori nel cuore del processo produttivo e utilizzare le nuove tecnologie per garantire prosperità oltre l’occupazione e la crescita, rispettando al contempo i limiti produttivi del pianeta”. (fonte ifc.cnr.it)
Stiamo parlando di sostenibilità delle produzioni.

La sostenibilità delle produzioni non può essere solo quella ambientale ma deve implicare anche quella degli operatori del settore e degli addetti in prima linea che vi lavorano costantemente o stagionalmente.
L'Europa dunque introduce il valore di human centric, l'uomo al centro, che deve essere smart ed efficace.

I principi chiave di "Cantina 5.0"

I principi chiave di "Cantina 5.0" sono i seguenti:

Integrazione tecnologica: "Cantina 5.0" abbraccia l'uso di tecnologie all'avanguardia per ottimizzare ogni aspetto del processo di produzione del vino. Questo può includere sistemi di monitoraggio (sensori indossabili) e controllo automatizzati, sensori per la gestione delle condizioni ambientali e l'impiego di intelligenza artificiale per migliorare la gestione delle risorse.

Sostenibilità ambientale: un altro principio fondamentale di "Cantina 5.0" è l'attenzione alla sostenibilità ambientale. Le cantine progettate secondo questo approccio sono pensate per minimizzare l'impatto ambientale attraverso l'uso di materiali riciclabili, l'ottimizzazione dell'efficienza energetica e l'adozione di pratiche agricole sostenibili. Sostenibilità delle produzioni che significa anche sostenibilità di chi opera e ci lavora.

Flessibilità e adattabilità: le cantine progettate con il sistema "Cantina 5.0" sono caratterizzate da una grande flessibilità e adattabilità. Questo permette loro di essere facilmente modificate o ampliate in risposta alle esigenze in evoluzione del mercato vinicolo o alle nuove tecnologie disponibili.

Benefici di Cantina 5.0 per l'industria vinicola

L'adozione del progetto "Cantina 5.0", come applicato da Cantine fatte ad Arte, porta una serie di benefici all'industria vinicola, tra cui:

  1. Miglior qualità del vino: grazie alla precisione e all'efficienza dei processi di produzione, le cantine 5.0 consentono di ottenere vini di alta qualità in modo costante;
  2. Riduzione dei costi operativi: l'automazione e l'ottimizzazione dei processi riducono i costi operativi, consentendo ai produttori di vino di ottenere un maggiore margine di profitto;
  3. Rispetto dell'ambiente: le pratiche sostenibili e la gestione responsabile delle risorse riducono l'impatto ambientale delle cantine, contribuendo alla conservazione dell'ecosistema;
  4. Flessibilità competitiva: le cantine 5.0 sono in grado di adattarsi rapidamente alle mutevoli esigenze del mercato, consentendo ai produttori di rimanere competitivi in un settore in continua evoluzione.

L'approccio di Cantine fatte ad Arte

Lo studio di architettura Cantine fatte ad Arte si distingue per il suo impegno nell'applicare i principi di "Cantina 5.0" in ogni fase del processo di progettazione e costruzione. Ciò si traduce in cantine che non solo sono esteticamente sbalorditive, ma che offrono anche prestazioni eccezionali dal punto di vista operativo e ambientale.

Elementi chiave delle cantine vinicole progettate da Cantine fatte ad Arte

Design innovativo: le cantine progettate da Cantine fatte ad Arte si distinguono per il loro design innovativo e distintivo. Utilizzando la modellazione 3D e altre tecnologie avanzate, lo studio è in grado di creare spazi unici e funzionali che riflettono l'identità e la filosofia del produttore di vino.

Tecnologie avanzate: Cantine fatte ad Arte integra una vasta gamma di tecnologie avanzate nelle sue progettazioni, tra cui sistemi di gestione automatizzati, sensori di monitoraggio ambientale e soluzioni di gestione dei rifiuti. Queste tecnologie aiutano a ottimizzare il processo di produzione del vino e a garantire la massima efficienza operativa.

Sostenibilità ambientale: lo studio pone un'enfasi particolare sulla sostenibilità ambientale, progettando cantine che minimizzano l'impatto sull'ambiente e promuovono pratiche agricole sostenibili. Questo può includere l'uso di materiali riciclabili, l'implementazione di sistemi di energia rinnovabile e la gestione responsabile delle risorse idriche.

Flessibilità e adattabilità: le cantine progettate da Cantine fatte ad Arte sono caratterizzate da una grande flessibilità e adattabilità, consentendo ai produttori di vino di modificare o espandere facilmente gli spazi in base alle loro esigenze. Ciò garantisce che le cantine possano crescere e evolversi insieme all'azienda vinicola nel corso del tempo.

L'elemento della salvaguardia del benessere dei lavoratori nelle cantine vinicole

Il prof. Rino Gubiani (Università degli Studi di Udine), in occasione della "Giornata studio Salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura nell'era digitale", ha presentato e illustrato uno studio dal titolo "Cantina 5.0: dalla sicurezza al benessere lavorativo", presso l'Università della Tuscia lo scorso 23 Ottobre 2023, in cui introduce delle soluzioni innovative per monitorare lo stato di benessere degli operatori mediante dei sensori indossabili, sensori ambientali in cantina per la rilevazione delle concentrazioni di gas e inquinanti specifici come l'etanolo, l'anidride solforosa, CO2, etc.

Notiamo però che non si fa cenno di interventi sui locali enotecnici e sugli ambienti della cantina vinicola.

I progetti di Cantine fatte ad arte, in particolare, pongono l'attenzione sulla psicologia dell'abitare e vivere i luoghi di lavoro, così come si fa con i luoghi dell'abitare.
Esistono in tutte le cantine vinicole sollecitazioni fisiche e psichiche, derivanti rispettivamente non solo dalla fatica del lavoro ma anche dalle caratteristiche dell'ambiente in cui si vive e si lavora.

Locali in cui il rumore è assordante, il frastuono e il riverbero potrebbero procurare perdita del senso di orientamento dell'addetto; ambienti in cui in determinate giornate di lavoro la temperatura tormenta, il caldo potrebbe peggiorare lo stato umorale dell'operatore; spazi in cui la luce naturale non filtra, la luce artificiale potrebbe influenzare negativamente i cicli circadiani del lavoratore perdendo il senso del luogo, e via di questo passo.

Cantine fatte ad Arte progetta nuove cantine vinicole e ristruttura le esistenti tenendo conto di tutte queste caratteristiche, perché sono capaci e in grado di influenzare in positivo il benessere del lavoratore, agendo sugli attributi fisici e psicologici dei luoghi di lavoro.

Fra queste caratteristiche ad esempio individuiamo:

  • attenta progettazione della luce naturale e artificiale a beneficio dei cicli circadiani dei lavoratori;
  • attenta progettazione dei luoghi rumorosi con un adeguato isolamento acustico e mitigazione verso l'ambiente esterno;
  • attenta progettazione dei locali potenzialmente pericolosi in presenza di concentrazioni di gas e studio della ventilazione naturale (oltre che meccanica);
  • attenta progettazione dei luoghi intimi (spogliatoi, refettorio, docce, bagni e wc) secondo una psicologia dell'abitare discreta;
  • attenta progettazione di percorsi fruibili per persone e lavoratori diversamente abili;
  • identificazione dei percorsi, distinti e distanti, degli addetti e dei mezzi meccanici;
  • precisa segnaletica dei percorsi pedonali e carrabili rispettivamente degli addetti e dei mezzi.

Per concludere, "Cantina 5.0" rappresenta una svolta significativa nell'architettura delle cantine vinicole, offrendo un approccio integrato che combina tecnologia avanzata, sostenibilità ambientale e massima efficienza operativa. Lo studio di architettura Cantine fatte ad Arte si distingue per il suo impegno nell'applicare questo sistema innovativo.

Fonti

  • Prof. Rino Gubiati, "Cantina 5.0: dalla sicurezza al benessere lavorativo", Giornata studio Salute e sicurezza sul lavoro in agricoltura nell'era digitale (Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro), Università degli Studi della Tuscia, 23 Ottobre 2023, Complesso di S. Maria in Gradi - Viterbo;
  • "Al via il progetto "Cantina 5.0", CNR-Istituto di Fisiologia Clinica (Cnr-Ifc).

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